Tipico Osteria dei Sensi
Il Gamay del Trasimeno
Carta dei vini - Focus sui vitigni autoctoni
La leggenda narra che le prime barbatelle di Gamay arrivarono sulle rive del Trasimeno intorno al 1600 con la dominazione spagnola sull’Italia centro meridionale, seguita alla pace di Cateau-Cambrésis del 1559. La Duchessa Eleonora Mendozza, sposandosi nel 1610 con Fulvio Alessandro della Corgna, l’ultimo signore di Castiglione del Lago, avrebbe infatti portato in dote alcune viti direttamente dalla Spagna come buon auspicio. Recenti studi genetici, condotti dall’Università di Perugia, hanno dimostrato che il vitigno non appartiene alla famiglia dell’omonimo vitigno francese diffuso nel Beaujolais ma piuttosto alla famiglia dei “grenache”, diffusa in diverse zone della Francia meridionale e in altre zone d’Italia con il nome di Cannonau in Sardegna, Tai Rosso in Veneto, Bordò nelle Marche e a livello internazionale come Garnacha (Spagna), Grenache (Francia) e in generale Grenache Noir in tutto il resto del mondo. Sulle sponde e colline del Lago Trasimeno il vitigno si è adattato perfettamente esprimendosi in maniera del tutto originale, privilegiando eleganza ed equilibrio rispetto al carattere e al corpo che esso manifesta in territori più aspri e caldi.
Vitigni autoctoni: "Il Gamay del trasimeno"

2022 | Gamay del Trasimeno 100%
Lieviti indigeni. Affinamento: 10 mesi in cemento e 3 in bottiglia
2022 | Gamay del Trasimeno 100%
Lieviti indigeni. Affinamento: 10 mesi in cemento e 3 in bottiglia

2019 | Gamay del Trasimeno 100%
Affinamento 24 mesi in botte grande – Solo 3500 bottiglie prodotte
2019 | Gamay del Trasimeno 100%
Affinamento 24 mesi in botte grande – Solo 3500 bottiglie prodotte